Vi presentiamo il progetto sulla valorizzazione del nucleo fondante degli Archivi Alinari, rappresentato dai materiali afferenti all’attività dello Stabilimento fotografico creato nel 1852 a Firenze dai Fratelli Alinari, considerato il più antico al mondo: un patrimonio di estrema rilevanza per la storia, l’arte e l’identità di Firenze e dell’Italia e di notevole interesse per le origini della fotografia.
Si è proceduto a censire, conservare, descrivere e rendere consultabili, per la prima volta, i documenti relativi all’attività dell’azienda, i registri, gli strumenti di corredo della produzione fotografica dello Stabilimento e le apparecchiature Alinari.
Questi beni, dopo il trasloco dalla sede storica di Largo Alinari a Firenze sono stati collocati, insieme ai materiali fotografici, nei caveau di Art Defender a Calenzano, dove si è svolto il progetto di valorizzazione.
E' stato intrapreso un intervento archivistico di ricognizione, censimento e riordino del nucleo fondante dell'Archivio aziendale Alinari, oltre a un necessario condizionamento in materiali adatti alla conservazione.
L’Archivio consiste per lo più dei documenti riferiti all’attività della società F.lli Alinari I.D.E.A., costituitasi nel 1921. Oltre alle scritture societarie, amministrative e contabili, spicca la serie dei copialettere di Segreteria che copre, senza soluzione di continuità, il periodo che va dalla fondazione al 1971 e, con le sue 187.500 veline delle lettere in uscita, rilegate in 375 registri dotati di preziose rubriche con i nomi dei corrispondenti, permette la ricostruzione capillare della vicenda societaria insieme allo sviluppo del suo ampio network di riferimento.
Persino le relazioni di bilancio, con le loro introduzioni narrative, rappresentano una fonte peculiare che illustra, oltre ai dati contabili dell’esercizio finanziario, l’evoluzione dell’attività in tutte le sue declinazioni che, nata artistica e artigianale, diventa sempre più aziendale e governata da logiche di tipo manageriali.
La documentazione prodotta precedentemente alla costituzione di I.D.E.A., ovvero il lungo periodo di anni che va dagli esordi Alinari (1854) al 1920, risulta purtroppo mancante: ci viene in parte in soccorso una piccola raccolta documentaria proveniente dalla famiglia (1856-2003). Essa è descritta nel database come “sezione aggregata” e, oltre a raccogliere alcuni documenti aziendali, si sostanza di titoli, diplomi e onorificenze riconosciuti nel tempo alla Società, affiancati da una serie di carte più personali.
L’altra sezione aggregata, anch’essa contenuta, è rappresentata dalla Società anonima stabilimento fotografico “Domenico Anderson” (costituita a Roma nel 1877), questa invece di natura prevalentemente amministrativa e contabile, la cui residuale consistenza pervenuta, documenta l’impresa per gli anni 1928-1968, fino alla definitiva incorporazione nella Fratelli Alinari I.D.E.A.
Complessivamente tutto l’Archivio aziendale, compresi i fondi aggregati, copre l’arco temporale 1856-2003 e consiste di 954 unità tra registri, buste, fascicoli, inserti e raccoglitori.
Tale preziosa fonte è oggi a disposizione di studiosi, ricercatori e cittadini che volessero completare al meglio i loro studi e le loro ricerche sulla storia e la produzione di questo importante atelier fiorentino.
La descrizione informatizzata dei dati è adesso consultabile nello spazio dedicato, che ha reso questo prezioso complesso documentario fruibile e consultabile.
Questo progetto è andato a completare l'operazione del censimento dei fondi Alinari, avviata nel marzo 2022 e conclusa nell’aprile 2023, che, in relazione all’archivio aziendale, aveva preso in considerazione i fascicoli relativi alle acquisizioni dal 1982 al 2019. All'epoca infatti non era stato possibile consultare la documentazione relativa all’archivio aziendale precedente al 1982, ora oggetto del progetto.
Sono 41 i registri manoscritti che annotano e documentano la produzione fotografica dello Stabilimento, consistente in negativi su lastra in diversi formati, fotografie realizzate a scopi commerciali e ritratti in studio e sala di posa di personalità, a partire dal 1854, oltre alla produzione per committenze pubbliche e private a partire dal 1893.
Si tratta di strumenti di corredo preziosi per ricostruire e per studiare la produzione della Fratelli Alinari. Per renderli consultabili ed evitare un loro ulteriore deterioramento è stato necessario procedere a verifiche conservative su tutto il repertorio e al restauro dei due registri manoscritti della lastroteca riportanti la rubrica numerica e nominativa delle commissioni private Alinari a partire dal 1893, fonti di grande importanza per la storia sociale di Firenze e italiana.
Questi due volumi, a lungo utilizzati dal personale Alinari, si presentavano in uno stato di conservazione precario e il progetto ha visto il restauro autorizzato dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana. Le operazioni di restauro previste per il recupero della piena fruibilità dei due registri, oltre alla campagna fotografica, hanno visto interventi di pulitura, smontaggio delle cuciture e recupero dei nastri originali.
Questo ha permesso la loro acquisizione in sicurezza, nel progetto di digitalizzazione del patrimonio culturale promosso dalla Regione Toscana nell’ambito del PNRR.
La vasta raccolta di oggetti, tra cui apparecchiature fotografiche e attrezzature storiche da atelier (fondali, mobili per la sala di posa) e visori, proveniente non solo dall'attività dello Stabilimento Alinari, ma anche dalle acquisizioni di altri fondi operati dalla precedente proprietà, è giunta nel deposito di Art Defender non ordinata né catalogata.
La Fondazione, grazie a questo progetto, ha quindi potuto per la prima volta procedere a un censimento di queste strumentazioni insieme ad una attività di conservazione preventiva. Questo ha permesso di identificare le strumentazioni appartenute alla Fratelli Alinari, in particolare un corpus di 85 rari e preziosi obiettivi, oggetti straordinari, in gran parte contenuti nelle loro custodie originali.
Si segnalano a titolo d'esempio i tre obiettivi a lungo fuoco per grande formato “Voigtländer & Sohn” (1875-1880), i due obiettivi da paesaggio Lerebours et Secretan e una serie di obiettivi J.H.Dallmeyer risalenti alle origini della fotografia. Questi materiali sono stati fotografati e catalogati con l'obiettivo di realizzare uno studio più approfondito.
Guarda la registrazione dell'incontro "Fratelli Alinari. Dagli obiettivi alle fotografie", tenuto da Anna Giatti e Corrado D'Agostini, all'interno della rassegna Notizie dagli Archivi - 2024 della Fondazione Alinari, in cui viene spiegato lo studio e il lavoro sulle apparechiature fotografiche e sulle attrezzature storiche e i mobili dell'atelier.