L'Istituto Di Edizioni Artistiche Fratelli Alinari ha curato questa pubblicazione in ricordo del primo centenario della sua fondazione (Firenze 1854-1954)".
Si tratta di un portfolio di 20 eliotipie che dopo 60 anni Alinari offre ad un prezzo eccezionale fino esaurimento scorte.
"Dei biografi di Michelangelo il primo che menziona la Madonna di Bruges è Asciano Condivi nella Vita di Michelangiolo Buonarroti nel 1553. Il Vasari ne parla nella Vita pubblicata nel 1568, evidentemente riferendosi alla notizia datane dal Condivi. Tanto in Condivi quanto il Vasari errano nel dire che era di bronzo: ambedue devono però essere scusati perché non avevano mai visto l'opera, che in Italia nessuno o pochissimi conoscevano. Michelangiolo infatti l'aveva spedita da Firenze a Bruges nel 1506, quando nessuno dei due biografi era ancora nato. La scultura, collocata sull'altare della famiglia Moscheroni nella chiesa di Notre Dame in Bruges, a cui la donò nel 1514 Giovanni Alessandro Moscheron, non era però sfuggita all'attenzione di diligenti osservatori. Primo fra questi Alberto Durer, che la vide il 7 aprile del 1521.
Da Bruges fu portata a Parigi, come preda di guerra, nell'invasione napoleonica, e vi stette fino al 1815.
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