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progetti | mostra

Valorizzazione del più importante fondo italiano di fotografie uniche

La Fondazione Alinari per la Fotografia ha partecipato con il progetto Valorizzazione del più importante fondo italiano di dagherrotipi, ambrotipi e ferrotipi provenienti dagli Archivi Alinari all'avviso di finanziamento Strategia Fotografia 2020-Conservazione.

Il progetto ha previsto, per la prima volta in Italia, la conservazione, il restauro e la fruizione del più grande fondo di oggetti fotografici unici in Italia provenienti dalle collezioni Alinari, con particolare rilievo ai dagherrotipi realizzati tra il 1840 e il 1855 ca. Si tratta del più importante e consistente fondo italiano di 3.165 fototipi di cui al momento sono stati resi accessibili, in seguito alla verifica della Regione Toscana effettuata dopo l’acquisto degli Archivi Alinari, 2.896 fototipi oggetto del presente progetto che per la prima volta rende fruibile e consultabile tale patrimonio. Al momento i materiali dell'archivio si trovano in sicurezza ad Art Defender (Calenzano-FI), in attesa della definitiva destinazione a Villa Fabbricotti a Firenze, dove diventeranno consultabili.

Con l'Opificio delle Pietre Dure, Istituto Centrale del MiC, sono state stabilite le operazioni per l'intervento conservativo, il restauro e la digitalizzazione ad alta risoluzione degli oggetti unici.

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Progetto promosso e sostenuto daDirezione Generale Creatività Contemporanea del MiC
e Fondazione CR Firenze

Con la collaborazione diOpificio delle Pietre Dure

A cura diEmanuela Sesti

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Il Progetto

Il fondo "Oggetti unici", che in generale può definirsi in buone condizioni, comprende tuttavia 830 pezzi su cui sono stati riscontrati danni ai montaggi, mentre 55 oggetti dimostrano delle criticità conservative per cui è stato richiesto un intervento di restauro presso il laboratorio dell'Opificio delle Pietre Dure. La maggior parte degli oggetti ha richiesto inoltre un intervento di pulitura e di messa in sicurezza, compresa la relativa confezione in astuccio o cornice.

Dopo l'intervento conservativo e di restauro, il progetto ha previsto la corretta catalogazione degli oggetti in italiano e inglese e la digitalizzazione fronte/retro ad alta risoluzione per consentirne poi la visualizzazione e fruizione sul sito web della FAF.

Si tratta di opere preziosissime della fotografia delle origini che, come il dagherrotipo brevettato da Daguerre nel 1839, forniscono un'immagine positiva/negativa non riproducibile e che non consente quindi copie: oggetti unici realizzati da autori italiani, europei e americani, la maggior parte tra il 1840 e il 1860, tra cui un raro dagherrotipo con Firenze sotto la neve, la più antica immagine della città esistente al mondo, realizzato dallo scienziato e direttore dell'Osservatorio astronomico della Specola Giovanni Battista Amici (1786-1863) o da suo figlio Vincenzo. Oltre a numerosi ritratti, anche di personalità celebri (Gioberti, La Marmora, Liszt), sono presenti vedute di città e paesaggi (Roma, Genova, Milano, Palermo, Pisa, Villa d'Este a Tivoli, le cascate del Niagara, Parigi), ritratti post-mortem, nature morte, scene di genere, opere e monumenti d'arte.

Vedi anche

Esplora oggetti unici

Autori e tecniche degli Oggetti Unici

Ambrotipo con ritratto femminile, danneggiato e privo dell'anta anteriore dell'astuccio.

Ambrotipo con ritratto di gruppo maschile, con union-case.

Album di ritratti con ferrotipi.

Tra gli autori si citano: Alphonse Bernoud, Gioachino Boglioni, Matthew B. Brady, Aristide Castelli, Onorato Dellacqua, Girault Joseph Philibert De Prangey, Philippe Derussy, Alhonse Thaust Dodero, Alessandro Duroni, Jean Bernard Léon Foucault, Garcin et Meylan, cavalier Iller, Carlo Jest, Lodovico Jung, Giuseppe Marzocchini, John Jabez Edwin Mayall, Désiré François Millet, Joseph Renaud, Pierre-Ambroise Richebourg.

Il fondo degli "Oggetti Unici" oltre alle varie tipologie tecniche (ambrotipi, dagherrotipi, ferrotipi, Crystoleum, Eburneum, Avoriotipi, Pannotipi, Metallotipi, ritratti Physionotrace e Autotype carbro transparency) presenta oggetti di vario formato e con tipologie diverse di montaggio, dagli Union Case, ai cosiddetti montaggi alla francese, alle cornici novecentesche, a piccoli album e all'incastonatura come pendenti.

Tecniche di conservazione e restauro

Gli interventi per la conservazione programmata hanno previsto la depolveratura a secco attraverso microaspirazione e uso di panni in microfibra, la pulitura puntuale a bisturi quando necessario, la pulitura dei vetri con miscele di acqua demineralizzata e alcol etilico, la rimozione di nastri adesivi ed etichette disfiguranti con dietilcarbonato (solvente green), la messa in sicurezza dei montaggi con interventi localizzati, la realizzazione di custodie conservative a struttura semplice quando necessario.

Il restauro dei 55 oggetti ha previsto la pulitura mirata, a secco o a solvente; il consolidamento acquoso o alcolico a seconda delle tecniche; la sostituzione dei vetri compromessi con nuovi vetri museali; il montaggio conservativo studiato ad hoc e differenziato.

Tutti gli oggetti trattati sono stati condizionati, a seconda dei formati e della tipologia di montaggio, in camicie o buste in carta (ISO 18916) e ricollocati all'interno di scatole da conservazione.

Digitalizzazione

La digitalizzazione degli oggetti è stata eseguita da operatori specializzati con l'allestimento di una postazione digitale e di un set fotografico e ogni oggetto è stato ripreso fronte/retro da macchina professionale Fuji GFX 50R formato 50 megapixel, con risoluzione massima 8256x6192.

Catalogazione

La catalogazione ha previsto, oltre ad un'attività di ricerca e studio per l'identificazione di autori, datazione e area geografica di realizzazione, l'inserimento di tutte le informazioni catalografiche in italiano e inglese in linea secondo gli standard catalografici, e la redazione della scheda FF-Fondi fotografici dell'ICCD relativa al fondo "Oggetti unici". Tutte le immagini digitalizzate e le relative schede sono rese consultabili sul sito della FAF, con una opportuna implementazione progettuale di percorsi didattici sulla storia dei procedimenti, sugli autori più importanti e con opportuni glossari.

Seminario internazionale

La presentazione del progetto di valorizzazione del fondo "Oggetti unici" delle collezioni Alinari ha previsto un seminario internazionale online il 13-14 dicembre 2021, per un confronto specialistico con le più importanti collezioni fotografiche europee e italiane sulle problematiche e tipologie di intervento di materiali fotografici.

Parte 1

Parte 2

Parte 3

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