Villa Fabbricotti, alle pendici della collina di Montughi e a due passi dal centro storico di Firenze, nel marzo del 1894 fu la sede del soggiorno della Regina Vittoria.
Fotografo non identificato, La Stazione Maria Antonia progettata da Enrico Presenti (sul luogo dove sorgerà la nuova Stazione di Santa Maria Novella), Firenze, 1910-1920, fotomeccanica, Archivi Alinari-Collezione Aranguren, Firenze.
Firenze, 16 marzo 1894. La stazione centrale aspettava l'arrivo del treno reale in un tripudio di fiori. Ovunque alle finestre sventolavano le bandiere.
Bassano Alexander, Ritratto di Sua Maestà la Regina Vittoria di Hannover, 1895 ca., stampa all'albumina, Archivi Alinari, Firenze.
Alle ore 10:30 la Regina Vittoria, ormai settantacinquenne scese dal treno, indossando il nero del lutto perenne e accompagnata da guardie scozzesi, dame di compagnia e servitori indiani.
Stabilmento Brogi, Villa Fabbricotti a Firenze, 1920-1930, negativo in lastra di vetro 21x27 cm, Archivi Alinari-Archivio Brogi, Firenze.
Fu Villa Fabbricotti ad ospitare il secondo ed ultimo soggiorno fiorentino della Regina Vittoria fino alla sua partenza da Firenze il 6 aprile 1894.
Fratelli Alinari, Anticamera di Villa Fabbricotti a Firenze arredata per il soggiorno di Sua Maestà la Regina Vittoria di Hannover il 16 marzo 1894, negativo in lastra di vetro 21x27 cm, Archivio Alinari, Firenze.
Per l'occasione gli arredi furono arricchiti e gli ambienti principali, compresa l’anticamera qui ritratta, assunsero un nuovo sontuoso assetto.
Fratelli Alinari, Ingresso di Villa Fabbricotti a Firenze arredato per il soggiorno di Sua Maestà la Regina Vittoria di Hannover il 16 marzo 1894, negativo in lastra di vetro 21x27 cm, Archivio Alinari, Firenze.
Anche l'ingresso venne elegantemente riallestito, come ben documenta quest'immagine immortalata dagli operatori Alinari.
Fotografo non identificato, Ritratto di Sua Maestà la Regina Vittoria di Hannover con il consorte principe Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha, 1860 ca., stampa all'albumina, Archivi Alinari, Firenze.
È innegabile la stretta relazione che la regina Vittoria ebbe con la fotografia: fu, con il marito Alberto, un'entusiasta estimatrice della nuova tecnica.
Downey William e Daniel, Ritratto di Sua Maestà la Regina Vittoria di Hannover, 1860-1870, "carte de visite" all'albumina, Archivi Alinari–Collezione Malandrini, Firenze.
L'immagine della Regina divenne il simbolo dell'età che porta il suo nome: fu la prima sovrana a essere fotografata sia nei ritratti ufficiali sia nei momenti più diversi della vita quotidiana.
Cundall Downes & C., Ritratto di Sua Maestà la Regina Vittoria di Hannover, 1860-1870, "carte de visite" all'albumina, Archivi Alinari, Firenze.
La Regina comprese il grande potenziale della fotografia come strumento di comunicazione: autorizzò la riproduzione della sua immagine in formato "carte de visite".
Stabilimento Brogi, Ritratto di Sua Maestà la Regina Vittoria di Hannover, 1894ca., negativo in lastra di vetro 21x27 cm, Archivi Alinari-Archivio Brogi, Firenze
Si fece ritrarre per decenni, anche dopo la morte del principe Alberto, e la sua immagine ebbe una notevole diffusione nell suo impero e nel mondo.
Fratelli Alinari, Villa Fabbricotti a Firenze: la cappella privata ed il parco, 25 febbraio 1894, negativo in lastra di vetro 21x27 cm, Archivio Alinari, Firenze.
Una targa marmorea posta nell'atrio di ingresso, tuttora visibile, commemora il soggiorno di Sua Maestà a Villa Fabbricotti.